Per gli aspetti tecnici come tipologie, peso, dimensioni, taglie, forme ecc. e elucubrazioni scontate e ovvie vi rimandiamo alla ricerca di siti specialistici su google. Digitando infatti la parola tette compaiono circa 23.000.000 di risultati. Se digitate seno avrete a disposizione 46.000.000 di risultati. Molti meno risultati per le terminologie dialettali: 6.000.000 per poppe, mezzo milione per zinne e mammelle.
~ Eugène Labiche
Senza alcun dubbio il seno, o meglio al plurale, le tette, si prestano all’esposizione pubblica della sensualità e dell’erotismo e sono una delle prove più scientifiche dell’esistenza di Dio
Ci sono donne che ne vanno fiere e che ne fanno il centro di gravità permanente quotidiana. A proposito di gravità, uno dei nomi femminili più diffusi nella tribù degli Indiani d’America Deguenaki era “Itanuwi Xai’da” che significa “Colei il cui seno sfida la forza di gravità”.
Ma anche presso il popolo dei Mahoi, gli abitanti dei paradisi della Polinesia, c’è un nome in lingua Reo Mahoi (che ormai si è estinta) che omaggia la bellezza del seno: “Nadjan Saduj” che significa “Lei che esce dalle acque a seno nudo bagnato”. Sembra una banalità, perché dagli anni 80 ci siamo abituati a vedere nelle nostre spiagge donne di tutte le età, dalle giovani fanciulle adolescenti alle donne mature, in topless.
Un fotografo americano ha ritoccato le foto di donne a seno nudo, cancellando con photoshop i capezzoli e ha scoperto che l’effetto erotico svanisce. Quindi, non sono solo le tette a generare sogni mostruosamente proibiti, ma sono prevalentemente i capezzoli. Eccone una dimostrazione pratica:
Per finire gustatevi una splendida e nutrita gallery di tette, tettone e tettine. Clicca qui per sognare
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